Havdalá, la separazione "tra il sacro e il profano"

Havdalá, la separazione "tra il sacro e il profano"

"Havdalah

Nella notte di Shabbat, riviviamo molti degli stessi temi che abbiamo incontrato con l'arrivo dello Shabbat: quando abbiamo accolto la Regina dello Shabbat, abbiamo recitato benedizioni sulle candele, sui profumi e, nel Kiddush, su una coppa di vino.
Ora gli diciamo addio in modo molto simile, recitando le benedizioni dell'Havdalah sul vino, sul profumo e sulla luce di una candela multipla.

Non solo i temi, ma anche la liturgia di ciascuna di queste due cerimonie sono paralleli. Nel Kiddush rendiamo testimonianza della suprema sacralità dello Shabbat recitando il brano di "Vayehul" che proclama che il Creatore ha portato all'esistenza il mondo durante i sei giorni della creazione, ma che il settimo giorno ha cessato la Sua opera e ha reso sacro lo Shabbat.

Nella benedizione dell'Havdalah, proclamiamo che il Creatore "ha separato il sacro dal profano, la luce dalle tenebre, il settimo giorno dai sei giorni della settimana".
Questi parallelismi nella pratica e nella liturgia rivelano lo scopo principale che accolgono lo Shabbat quando arriva e lo salutano quando se ne va:
"Permeate i giorni della settimana con la sacralità del Settimo Giorno."
Possiamo discernere chiaramente la loro relazione se, invece di pensare allo Shabbat come alla fine della settimana, consideriamo il suo posto centrale nella creazione, come riflesso della sua posizione nell'ordine dei giorni.
In realtà, lo Shabbat è il giorno centrale della settimana, dopo il quarto, il quinto e il sesto giorno e prima del primo, del secondo e del terzo.
I precetti dell'arrivo del bambino sono retroattivi e illuminano i tre giorni della settimana già trascorsi. I precetti paralleli che adempiamo subito dopo la fine dello Shabbat sono anticipatori e illuminano i tre giorni della settimana che ci attendono. Il suo scopo è lo stesso: apportare una rettifica spirituale ai giorni della settimana...
(Estratti da Il settimo cielo, Rabbino Nachman)

La prossima settimana continueremo a spiegare il significato del vino, delle spezie aromatiche e del fuoco.


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