Come dovremmo capire il Salmo 23 ?
Come sappiamo, il Salmo 23 è ampiamente riconosciuto come un Salmo protettivo, ma lo recitiamo con consapevolezza e sappiamo come comprenderlo?
Vediamo...
"Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla. Mi fa giacere in pascoli verdeggianti, mi conduce lungo acque tranquille. Ristora la mia anima e mi guida per sentieri di giustizia, per amore del suo nome. Anche se cammino nella valle dell'ombra della morte, non temerò alcun male, perché tu sei con me.
La tua verga e il tuo vincastro mi daranno sicurezza.
Tu hai apparecchiato una tavola davanti a me sotto gli occhi dei miei nemici, hai unto il mio capo con olio e la mia coppa trabocca. Solo bontà e gentilezza mi perseguiteranno tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per sempre.
(Salmi - Salmo 23)
In questo Tehillim molto speciale possiamo trovare grandi messaggi e uno di questi è che possiamo imparare ad acquisire l'Emuna piena e completa nel Creatore, sapendo che tutto dipende da Lui, persino il nostro sostentamento, e quando confidiamo con ferma Emuna, allora non mancherà nulla.
Il Creatore non ci lascerà riposare in quei pascoli verdi "nel bel giardino di emuna" dove non temeremo nemmeno le situazioni più difficili, perché sappiamo che tutto andrà per il meglio!
Ma qualcosa che dovremmo osservare in questo insegnamento del re Davide è che, non solo con "il bastone" (che è come lo scettro del Re che egli innalza sui suoi favoriti per onorarli), non solo in quei momenti buoni dovremmo rallegrarci, ma dovremmo farlo anche con la Sua verga! (nel tempo delle correzioni, delle prove e di ogni difficoltà che ci si presenta) anche con questa "verga" dobbiamo imparare a consolarci, sapendo che è il Creatore che la tiene, e lo fa per guidarci sulla retta via!
Quando ricevi "tutto" con amore e gratitudine, allora puoi riposare in quel giardino senza paura e dire come il dolce Salmista: "Non temerò alcun male, perché so che tu sei con me e che ogni cosa viene da te".
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