Ani le Dodi vede Dodi Li

Ani le Dodi vede Dodi Li

"Io sono del mio amato, e il mio amato è mio" (Cantico dei Cantici)

Qual è la relazione tra questo splendido versetto e l'attuale mese di Elul, e cosa ha di speciale?

"Ani le Dodi ve Dodi Li" Fa parte di un verso del "Cantico dei Cantici" di Re Salomone, scritto migliaia di anni fa.
Nella tradizione ebraica, il libro del Cantico dei Cantici non parla dell'amore tra due persone, ma dell'amore di ciascuno per il Creatore Benedetto.
Questo versetto ha un grande significato secondo i grandi Saggi delle Scritture, perché in questo mese di Elul ci identifichiamo con questo versetto, poiché se prendiamo le iniziali di queste quattro parole in ebraico formano la parola "ELUL" e il valore numerico delle lettere finali sommate dà 40, il che significa che durante i quaranta giorni (del mese di Elul e i dieci giorni di Teshuva (pentimento) che abbiamo fino ad arrivare al giorno di Yom Kippur) il pentimento si riceve più facilmente perché sono giorni di misericordia "Il suo grande amore incondizionato"
Tradotto letteralmente, è una dichiarazione d'amore e un impegno di totale devozione, assicurandosi che tale devozione si rifletta nella persona amata.
Durante il mese di Elul, e in particolar modo durante i dieci giorni tra Rosh Hashanah e Yom Kippur, i credenti pregano il Creatore di perdonarli per i peccati commessi contro di Lui. Tutto culmina durante lo Yom Kippur, quando gli ebrei digiunano per 25 ore e iniziano un nuovo anno con forza e nuovi propositi.
Il versetto “Io sono il mio amato, e il mio amato è il mio amato”, sottolinea l’impegno che si ha verso ciò che si ama di più, l’impegno a dare tutto! Senza aspettarsi reciprocità, senza pretese, senza diritti, solo donando e ringraziando per tanto amore!
Grazie Hashem per tutto ciò che ci dai!
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